senza il grande fratello


ATTENZIONE: prima di leggere questo articolo ricordo a tutti di non perdere di vista la linea del blog, ironia, satira e presa in giro. Ogni parola spesa per fatti o persone è assolutamente sulla base di superficiale “conoscenza”. Ed è assolutamente al fine di divertire. Le persone menzionate non sono realmente giudicate sulla loro reale vita personale. Come concorrenti di un reality si sono messi in evidenza. Questo è ciò che molti hanno visto, me compresa (ovviamente). Ma non amo il giudizio gratuito. Questo post come tutti gli altri nascono solo per ironia. Se non sei capace di riderci su non proseguire. Clicca la x rossa in alto o quella della scheda se usi Firefox. Se sei invece un concorrente menzionato… ciaoooo che figo che sei entrato nel mio hard blog!!!

Non possiamo sopravvivere. E’ un pò come levarci il biscottino di bocca o qualcos’altro, per la specie delle ninfomani. Perchè ci mancheranno quel nucleo ahimè non istinto di personaggi. I nostri compagni di giornata, quelli delle repliche in seconda serata, quelli che guardandoli ci sentiamo fortunati, quelli che servono a sfogare le nostre frustrazioni odiandoli e insultandoli costantemente davanti alla tv, quelli di cui sparlare con altri stronzi come te che li guardano.

E così anche queste edizione ha avuto termine. Dopo 6 lunghissimi mesi di prigionia, i derelitti della società buttati dentro la casa sono finalmente usciti. Ciò che fa pensare è che per loro questo equivale a diventare il sottoprodotto di lobotomizzati convinti, che è la peggior specie umana mai conosciuta. I reduci del grande fratello. Che dopo 4 settimane (e sono buona) non se li incula più nessuno, soprattutto il vincitore. Ciò che li aspetta, fuori dalla porta rossa, è:

1. serate in discoteca firmando autografi a selve di ragazzini urlanti, per lo più tabbozzi
2. comparsate in programmi televisivi quali: mattino cinque, pomeriggio cinque e domenica cinque (variegati insomma)
3. chattare con i fans (ovviamente sotto dettatura)
4. comparire su copertine di riviste di gossip scadente quali: novella duemila, chi, visto (tra l’altro quelle che legge mia madre)
5. rilasciare interviste sulla storia d’amore nata nella casa (dopo poco si lasceranno e rilasceranno interviste-insulto ai rispettivi ex)

Ma a noi, tutto sommato, piacevano. E senza di loro tutto sarà diverso. Perchè? Mi chiedete perchè? Bene, analizziamo in maniera mirata alcuni di loro e capirete perchè lasceranno un vuoto profondo dentro di noi (fino alla prossima edizione, s’intende).

DAVIDE BARONCINI

Grande esemplare di maschio dal culo femmineo: grasso, alto e largo. Pantaloni assolutamente a vita alta (viola ovviamente), ben tirati a mostrare le chiappe. Abiti e accostamento colore inguardabili (fa niente che si credeva alla moda, lasciamo che lo creda o smetterà di farci ridere), sistemazione colletto a mo di tic nervoso, faccia rigorosamente di culo e sex appeal pari a zero. Perchè s’è fatto 3 donne all’interno della casa? Ve lo dico io. Conquistare il Baroncini è come dimostrare a sé stesse che peggio di così una donna non può avere. Tutto ciò che viene dopo di lui è sempre un trionfo. Considerando che è a tempo determinato una la vive un pò come giocare con il cartomante elettronico del luna park. Hai sempre l’entusiasmo di sapere quale altra cazzata dirà al prossimo giro. Ma arriviamo al motivo per cui ci mancherà.

Come faremo senza le sue manine che gesticolano quando parla? Quei suoi gesti da lord di stograndecazzo, quella sua barbetta viscida che solo il pensiero di baciarlo fa venire la pelle d’oca alla pelle d’oca? Come faremo senza la sua voce rindondante, quel suo atteggiamento da guru di vita, che se Ghandi lo conosceva diventava bulimico? Come faremo senza le sue lacrime copiose e continue, quando parlava di Erinela? Quel suo muco poderoso, quel suo movimento paleolitico quando si aggirava per casa, quel suo movimento pelvico sotto le lenzuola da far invidia a Siffredi? No, non possiamo pensare di stare bene, non subito. Perchè Baroncini ci riempiva la vita… e ci svuotava l’intestino.

GUENDALINA TAVASSI

Esemplare di donna bastarda. Quella senza scrupoli, quella che t’abbraccia, ti bacia e come te giri ti pianta un fallo in lattice nel culo e canta “i bambini fanno ooooooh“. L’unica al mondo che pare l’abbiano presa a martellate per darle una parvenza di donna piacente. Completamente rifatta (in faccia, perchè se mai l’avessero ritoccata di fisico sarebbe da querelarli), dal metabolismo maledetto (porina, non è mica colpa sua se mangiando solo nutella, marmellata, pane, pasta, torte tutte le sere prima di dormire, merda di Ferdinando, uccelli morti e materassi, sia diventata così poco filiforme…), assolutamente stronza e convinta. La nostra Guenda non era finta per niente, non era egoista per niente, non era cattiva per niente. Guenda faccia di merda e faccia di merda chi non lo dice con la mano aRzata!!!

Perchè di mancherà? Per le sue lacrime fantasma, per quei pianti sconvolgenti che un pò ci riportavano ai tempi di “topazio” su retemia. Quelle scene napoletan-romane per la figlia, per Remo e per gli aerei che non passano mai per lei. Ci mancheranno quelle sue manine paffute e corte che si asciugavano occhi assolutamente asciutti, quella sua voce così dolce che ci ricordava Califano a 20 anni e tutte le prese per il culo che ha fatto ai coinquilini, ma soprattutto a sé stessa, quando affermava solennemente di essere la donna più figa e ricercata di tutta la capitale. Si può forse vivere senza di lei in primo piano in tv? Come faranno i maniaci sessuali che si facevano le pugnette davanti a quella sua bocca da suffone turco?

EMANUELE PAGANO

L’uomo di Neanderthal gli fa un pipozzo. Esemplare di uomo poco sapiens, cresciuto nei cantieri (a suo dire), dalla parlata chiara e spigliata, uno che quando lo ascolti capisci il 2% ed è sempre la parte delle parolacce. Soggetto di dubbio gusto, soprattutto se ripreso quando limona. Un lama, a suo confronto, è un dilettante. Uno dei rari uomini capaci di slinguazzare di lato, mentre con gli occhi osserva gli altri coinquilini e con l’altro lato della bocca fuma una sigaretta. Un uomo che sa come trattare una donna, uno d’altri tempi, per capirci. Si, quelli dell’età della pietra, perlopiù scagliata in testa alla compagna, insieme a padelle e maremme maiale.

Perchè mai ci potrebbe mancare Emanuele? Semplice, solo ed esclusivamente per la sua capacità di ringhiare in pistoiese e pugliese nello stesso momento. E l’innato dono di dire “non ti permettere” riuscendo anche a defecarsi nelle mutande tanto lo sforzo di non spaccare la faccia al nemico (che ha osato dire “emanuè davvero non hai mai visto pocahontas?”).

NANDO COLELLI

Si, mi rendo conto di essere banale. Volevo non inserirlo nella lista, di fatti ma quando ho visto questa foto non ho potuto resistere. Che ve lo dico a fare? L’essere meno istruito della terra. Colui capace di coniugare i verbi mischiando tra di loro ogni tempo di qualsiasi lingua mondiale. L’esemplare unico e poco raro di uomo inutile. Colui che è riuscito a portarsi nell’armadio (ahhh i vecchi tempi del letto sono finiti…) la giunonica Margherita e a farla pure innamorare (???), l’uomo dalla spiccata capacità dialettica (si, romanesca) di espressione, che non si fa mai sgamare, che possiede un tono di voce carezzevole e che una volta fuori dalla casa sarà dimenticato in tempo zero. Perchè? Eh? Di chi si parlava?

Ci mancherà perchè ci faceva sentire degli Einstein. Perchè ogni cosa, dopo averlo ascoltato, assumeva contorni nitidi. Perchè ogni dispiacere sembrava essere sempre meno atroce. Perchè ha fatto innamorare cinghiali e farfalle, perchè ha unito famiglie distrutte, perchè ha aumentato il periodo di vita dell’umanità. Come? Dimostrando che niente, ma proprio niente, può andare peggio di così. E che ogni cosa vale la pena di viverla, di salvarla e di conservarla. Potremmo tutti essere nati Nando e invece siamo noi… pensateci.

ROSA BAIANO

Lei, la nostra amica scimmia pitù. La ragazza che tutte noi vorremmo essere… insomma, più o meno… no, dai diciamo anche no. L’unica in tutte le edizioni del gf ad aver contribuito alla salvaguardia dei campi rurali in siccità. Mai viste tante lacrime in vita mia. Colei che ha reso le donne italiane più forti, che ha fatto capire quanto di più gretto si può trovare in un uomo. Lei, tradita e abbandonata. Presa per in giro, sedotta, scopata e lasciata. Per Olivia. Questo è peggio di scoprire di avere una forma acuta di cagotto durante un lungo viaggio in pulman. L’esemplare di donna meno dignitosa della terra, che si è fatta piglià ppe o’ mazzo da Baroncini (che è tutto un dire). Ma soprattutto la donna per eccellenza dai sani principi, quella che ha come unico uomo della sua vita il caro papà, quella dai valori sacrosanti e dalla sessualità sottovetro. Mai, e ribadisco mai, Rosa farebbe intravedere a mammà e famiglia di avere una vagina attiva pari all’impollinazione delle api nei campi senesi durante la stagione delle margherite.

Eh… proprio per niente… Ci mancherà, proprio perchè lei è il nostro esempio. Seguitelo donne, in fondo basta un campionario di kleenex e una bella brasiliana di pizzo.

MARGHERITA ZANATTA

Lei. La protagonista per eccellenza, quella che senza le sue urla non si sopravvive. La scopa umana, alta 1.80 e scema 1.90. Quella che quando ha lo sguardo più interessante è quello di Jack Torrence quando cerca Wendy nell’albergo. Il tipico soggetto femminile che deve averli avuti tutti cessi per innamorarsi di Nando. La sfigata per antonomasia. L’amica che tutte le donne vorrebbero… si, prendere a ginocchiate sui denti (e le farebbero in piacere che quando sorride sembra una iena ridens che non mangia da 2 settimane). Insomma, Margherita è una personcina a modo, che si siede sempre con eleganza, che non cammina mai gobba come Quasimodo, che non fuma e beve come una della bagina. Insomma, una donna tutta d’un pezzo che ci ha dato infinite emozioni.

Ecco perchè ci mancherà, ecco perchè questi giorni senza di lei sembrano eternamente vuoti. Lei che ci faceva sentire… la sua voce odiosa che diventavi isterica e spaccavi tutti i mobili di casa a testate perchè non trovavi il telecomando per girare canale perchè tuo marito lo aveva come sempre fatto cadere nei cuscini del divano e il cane lo aveva trovato e nascosto nella buca in giardino sotto il suo fido osso e il tuo cervello non riusciva a collegarsi e suggerirti di premere il pulsante di accensione/spegnimento.

E ci fermiamo qui, per oggi. Perchè non possono mancare altri personaggi storici ed epici di questa edizione. Ma il post diventerebbe un poema e non vi lascerebbe il tempo di riflettere. Su quale passatempo cercare, nel frattempo, per non perdere il lume. Senza di loro, senza la Marcuzzi e senza il grande, mitico, insostituibile, Signorini… ogni cosa non avrà il senso di prima. Dunque spero in qualche modo di aiutarvi, con questa terapia d’urto, ad uscire dal tunnel del “fine grande fratello“.

A presto, miei compari!

16 commenti

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16 risposte a “senza il grande fratello

  1. Credo di volerti un po’ bene.

  2. Questo commento non c’incastra nulla con l’argomento del post (io il grande fratello non lo guardo nè lo seguo):
    sono contentissima di aver ritrovato il tuo blog! (ebbene si, ti seguivo su splinder e mi appassionavano i tuoi scritti!)
    Da ora in poi ti seguirò qui su wordpress, del resto sono una tua fan di blog!

  3. Al tipo mettergli Napalm nelle boccette di Tesori d’Oriente?

  4. Silvia

    AHAHAHAHAHAH a che serve ‘Mai dire grande fratello’ se abbiamo te???
    Topazio….quanti secoli!!

    ps. bella la lettura che ‘allieta la tua mente’

  5. ricky

    baggina…si dice baggina dal quartiere baggio! 😉

  6. furachan

    Fantastico questo post. Thumbs UP!

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